Il legame tra l’essere umano e la religione è profondo, antico, viscerale, quasi quanto quello col cibo. Tramite il credo, la specie umana ha saputo elevare il suo pensiero, trovare un posto nell’Universo e rispondere alle più importanti domande, dare un senso ad ogni singolo gesto del quotidiano, e aiutandoci a svelare il mistero della vita: Dio è vita, che alimenta la nostra anima e… il nostro corpo.

Al cibo infatti è stato sempre riconosciuto uno status particolare, un valore sacrale, salvifico. Ci sostiene ogni giorno nella quotidiana lotta contro la morte, e per questo si ringrazia la divinità per i suoi doni.

Ma come tutti i doni divini, non bisogna abusarne. La condanna all’ingordigia e allo spreco sono elementi chiave nel rispetto della divinità e del suo Creato. La gola va quindi tenuta a freno, di modo che nessuno sia privo dei doni divini. Tutti devono potersi sedere alla mensa di Dio, e chi ha di più è tenuto a prendersi cura di chi è meno fortunato, come Dio fa con gli esseri umani. La tavola diventa quindi il luogo in cui tutti i giorni si sperimenta e si condivide la generosità divina.

FRATELLOCIBO esplora quattro grandi religioni, l’Ebraismo, il Cristianesimo, l’Islam e il Buddhismo, per indagare il profondo legame che queste hanno intrecciato con il cibo durante la loro lunga storia fino ad oggi, e scoprire come questo possa essere una delle nostre più profonde connessioni con Dio.

Dio è vita. Dio è cibo.